A colpi di luce: kristina Babusci


Ciao, di dove sei, quanti anni hai e da quanto tempo scatti fotografie?
Ciao sono Kristina, molto piacere! Se avessi potuto scegliere avrei scelto proprio questo nome, mi calza a pennello. Se avessi potuto scegliere un posto dove nascere senz’altro avrei scelto Roma (nota come la città più bella del mondo…) e fortunatamente sono nata proprio qui. Avrei voluto essere mora magra con gli occhi scuri, e ragazzi tre desideri su tre si sono avverati! Quindi che dire, sono al momento tutto ciò che desidero essere, sono nel posto in cui voglio essere e quando mi chiamano per nome rispondo volentieri. Poi si fa sempre in tempo a cambiare colore di capelli, città, taglia….ma chi sei realmente te lo porti dietro ben incollato nell’anima insieme al tuo nome e cognome.
Ciao sono Kristina Babusci sono nata a Roma il 19 aprile 1985 e non mi sembra per niente poco tanto per cominciare..anche perchè mi hanno detto..che quel 19 aprile lì…era proprio UNA GRAN BELLA GIORNATA!
Dal 2008 ho iniziato a scattare “seriamente” fotografie, per un po’ è stato il mio lavoro, ma è da un anno che lo faccio per gioco ed esclusivamente per piacere personale.

Dai una tua interpretazione al termine “FOTOGRAFIA”
La fotografia è una cosa che mi fa stare bene.

Quali sono i tuoi soggetti preferiti? E come interagisci con loro?
Donne e rami sono la cosa che mi piace più in assoluto fotografare.
Le mie modelle sono sempre amiche, ho la fortuna di avere amiche bellissime che si prestano sempre volentieri alle mie idee. Voglio che entrino pienamente in sintonia con me, in qualche modo è come se le usassi per dare sfogo a quello che provo in quel momento. Spesso mi capita di coprire o escludere dall’inquadratura parte del loro volto in particolare gli occhi. Ho sempre creduto che gli occhi non sono solo in nostro strumento per guardare il mondo. Da un semplice sguardo si possono capire tante cose, nello sguardo ci sono i nostri pensieri, le nostre paure, la nostra anima, e diciamo che a me non va di disturbare.
Con i Rami le cose sono più semplici!

Digitale o Analogico? Quale significato si nasconde per te dietro questi due termini tanto usati quanto spesso abusati, e qual è il tuo rapporto con essi?
Sinceramente non ci vedo nascosto nessun significato particolare, sono semplicemente scelte! Io ho scelto l’analogico, sono una feticista della pellicola, mi piace toccarla, mi piace il suo odore, mi piacciono le infiltrazioni casuali di luce che posso avere da una lomo, mi piace aspettare lo sviluppo.

Qual è la tua attrezzatura?
Adoro le Lomo e le Polaroid. La mia preferita rimane comunque la Diana. Ultimamente sto scattando molto con una Yashica fx3 e con macchine usa e getta, avevo anche un Olympus af30 ma ora giace sul fondo del Tevere.

Cosa fai quando non scatti fotografie?
Lavoro in discoteca, quando non lavoro esco con i miei amici, vado a ballare, gironzolo per Roma, mi sbronzo, leggo tantissimo, vado in palestra, ogni tanto mi innamoro ma soprattutto rido.

Una domanda che vorresti ti venisse fatta?
Partiamo oggi?

Un fotografo che ci consigli di tenere d’occhio?
Visto che Fabio Astone e Martina Giammaria già li avete intervistati vi suggerisco di andarvi a vedere i lavori di Alessandro Ruggieri.http://www.flickr.com/photos/use-less-useless-words/

Ringraziamo Kristina per averci dedicato il suo tempo e vi invitiamo a visitare il suo stream Flickr all’indirizzo: http://www.flickr.com/people/kristbabusci/


Alessandro Rossi

Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.

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