Domenica in strada: 108


Sapete che giorno è oggi? Ve lo dico io: oggi è san Martino e in molte parti d’Italia si aprono le botti per assaggiare il vino novello mentre in molti paesi europei si da la caccia all’oca: in Svezia e Danimarca la si fa arrostita, in Svizzera la riempiono di mele, così come in Germania con l’aggiunta di miele, marroni, uva passa e persino le interiora dell’animale, una cosa semplice da digerire,  mentre intanto fuori i bambini vanno in giro a fare il Laternenumzug (provate a pronunciarlo), la passeggiata tardo pomeridiana con le lanterne a chiedere dolcetti senza scherzetti si spera. Fortunatamente qualcuna viene risparmiata. A Roma infatti, questa tradizione dell’oca che proviene da una leggenda molto antica legata alla figura di san Martino non viene seguita perché proprio le oche salvarono Roma dall’invasione dei Galli nel 390 con le loro strida terribili. I romani stanno sempre avanti.
Ma il giorno di san Martino, prelibatezze per carnivori a parte, è la festa dei cornuti e a Ruviano, un paese in provincia di Caserta, si fa una bella processione con corna sulla testa, la cosiddetta processione dei cornuti. Tradotto: una fantastica iniziativa in sostegno di tutte le persone che hanno beccato l’altro in compagnia fisica o virtuale di un’altra persona.
Allietiamoci con qualche bella immagine dell’artista che ho scelto per voi in questa domenica di corna, un italiano di Alessandria nato nel 1978, uno di quelli tosti come piacciono a me.
108, (al secolo Guido Bisagni) questo è il suo nome di battaglia con cui ha iniziato a fare graffiti per poi passare alla street art, un percorso segnato da incursioni urbane in giro per le capitali del mondo: Parigi, Berlino e persino New York e Los Angeles. Numerose anche le collaborazioni e i progetti come la partecipazione a Walls all’interno della Biennale di Venezia nel 2007, al Fame di Grottaglie in diverse occasioni ma anche al Nomadaz a Los Angeles nel 2008 a fianco di altre celebrità del mondo della street art come Microbo e Dem, di cui vi ho parlato qualche articolo fa.
Per le strade e nei casolari e monasteri abbandonati, 108 usa la superficie per creare strane creature che si muovono come gocce lasciate cadere su un foglio; molti dei suoi lavori somigliano a dei labirinti cromatici, figure astratte che lui chiama larve, le quali pretendono di essere seguite con lo sguardo mentre lo spazio circostante si adegua al loro percorso, un percorso di pochi colori, essenzialmente il nero, il bianco e il rosso. Un miscuglio esplosivo che si scaglia contro il grigio industriale urbano che ci fa da sfondo.
Buona domenica!

 


Zelda

Mi chiamano Zelda, come la principessa dei Nintendo, come Zelda Sayre Fitzgerald, come Beautiful Zelda della Bonzo Dog Doo-Dah Band. Sono alta quanto una mela della Val di Non, sono impertinente come i miei capelli e mi nutro di street art, quella roba di cui vi parlo la domenica quando avete il cervello quadrato e parlate di rigori e schedine. Non potrete fare a meno di me.

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